Terremoto sulle valli 3.06.1891

20/04/2020

Era il 3 giugno 1891 quando gli abitanti di Montecchia e della Val d'Alpone in generale iniziarono a percepire anomali movimenti delle acque nei pozzi delle contrade.

Fu cosi che gli abitanti di Bolca, Vestenanova e Crespadoro dichiararono di udire rumori sotterranei con boati più o meno profondi e sensibili che si avvertirono già dalla fine di maggio specialmente di notte. 

Le voci circolavano molto velocemente, sebbene non esistevano ancora metodi moderni di comunicazione.

Il giorno 6 giugno 1891 alle ore 23:00 una leggera scossa di terremoto si avvertiva a Bolca e un marcatissimo movimento delle acque si riscontró nella stessa notte alle Terme di Caldiero.

Il 7 Giugno 1891 gli abitanti di Isola della Scala venivano svegliati da un forte boato senza scossa.
Le testimonianze dei giornali del tempo lo raccontano come un  rumore simile a quello prodotto da un treno.

La cronaca di allora racconta quella notte particolarmente serena.
In cielo splendevano le stelle e l'atmosfera era calma.

Alcune testimonianze riportate dai giornali sostenevano che la notte del 7 Giugno 1891 era turbata dall' abbaiare dei cani e che molte persone provassero un senso strano di malessere e difficoltà nel prendere sonno.

Erano le 2.04 della notte del 7 Giugno 1891 quando una violenta scossa di terremoto portò distruzione e paura in alcune zone della Val d'Alpone, Val Chiampo, Val Tramigna ma fu comunque in Val d' Illasi dove si registrarono la maggior parte di danni, con intere famiglie sepolte sotto le macerie.

Alcune strade mostravano larghe fessure in senso longitudinale. 
A Badia Calavena un fabbricato, crollava interamente seppellendo la famiglia Tura.

A Bolca crollarono due case e moltissime furono quelle lesionate in Val d'Alpone.
A Sprea la chiesa e canonica subirono guasti considerevoli, così anche l’antica chiesa di S. Pietro.
A Vestenanova crollò il campanile della chiesa. Montecchia di Crosara subì lievi danni rispetto l'alta valle, anche se in alcune testimonianze tramandate verbalmente, sostengono che le contrade alte di Montecchia subirono dei crolli, e il campanile veniva lesionato

La durata della scossa del 7 giugno, calcolata in 10-12 secondi, provocò il crollo totale di 42 case,  2 crollarono in  parte, 25 si resero inagibili del tutto, 40 in parte, le lesionate furono 322.


Fonti: racconti di storia, Gianfrancesco Cieno, archivi comunali e provinciali.

Davide Trevisan

[[news.titolo]]

[[news.day]] [[news.nome_month]] [[news.year]]