FASCITE PLANTARE

22/10/2020

UNA DELLE SITUAZIONI DOLOROSE PIU' DIFFUSE TRA GLI SPORTIVI

Un occhio di riguardo va dato sicuramente al terreno, al tipo di scarpa, alla postura e allo stress locomotore; tutte situazioni che riguardano lo sportivo che utilizza molto i piedi: Runner, Escursionista, Freeclimber, Podista, Alpinista, Calciatore eccetera..

Ma non solo, la fascite plantare può colpire anche i NON sportivi, ma in questo articolo parleremo specificamente della Fascite plantare di origine sportiva

COSA SI INTENDE PER FASCITE PLANTARE?

Per Fascite plantare si intende un disturbo infiammatorio doloroso che interessa la zona inferiore del piede "zona plantare"

La zona plantare, tecnicamente detta "aponeurosi plantare" è di per sè una fascia molto fibrosa che collega il Calcagno con la base delle dita del piede

Lo scopo della fascia plantare è quello di sostenere e stabilizzare l'arco plantare, in quanto essendo alla base del nostro corpo come fosse una fondamenta, è altamente sollecitata dai movimenti e dai carichi ed è particolarmente coinvolta a livello biomeccanico in fase di movimento


DIAGNOSI MEDICA

La dignosi la può fare solo un medico, e non esiste alcun macchinario specifico per classificarla; solitamente l'esame è obiettivo, attraverso i sintomi. In caso di particolari stadi infiammatori, attraverso esami diagnostici si possono notare alterazioni della fibra plantare o produzione di liquidi.

I soggetti che accusano dolore plantare al mattino al risveglio, lamentano di dolore, spesso anche dopo che sono stati fermi per lungo tempo. Altri soggetti manifestano dolore alla palpazione o alla flessione del piede

Glie esami diagnostici invece come la RM o RX solitamente vengono prescritti dal medico curante, quando c'è il sospetto che la fascite sia causata da fattori secondari come fibromi, calcificazioni o altre patologie del piede

SINTOMI E MANIFESTAZIONE

La fascite plantare può sorgere a livello del calcagno (prossimale) oppure nel mesopiede (distale)

La sintomatologia è generalmente fastidiosa o dolorosa, in base al livello di infiammazione. Solitamente si manifesta con un dolore acuto nel tallone, o al centro della pianta; nei casi più complicati il dolore si irradia al polpaccio e alle dita del piede

Molti pazienti, lamentano dolore al primo movimento dopo un periodo di riposo (al mattino appena svegli, o quando ci si alza per camminare dopo essere stati seduti) 

La fascite plantare nello sportivo è una condizione invalidante, in quanto obbliga il soggetto all'interruzione della pratica sportiva.

Lo sportivo essendo un soggetto predisposto alle continue sollecitazioni della fascia, può complicare il quadro clinico e aumentare la manifestazione del dolore, che sorge e continua anche durante il giorno o di notte, obbligando l'assunzione di farmaci specifici.

La descrizione del sintomo è soggettiva e va in base al livello di infiammazione e dalla causa della stessa patologia.

Quello che accomuna un pò tutti è un dolore o fastidio che sorge specialmente dopo il riposo e si protrae per diverse settimane o mesi. 

La fascite plantare non adeguatemente curata e trattata da professionisti può portare all'insorgenza di altre patologie del piede e addirittura cronicizzarsi, rendendo il soggetto, una persona con fascia del piede "debole" propensa allo sviluppo di infiammazione plantare.

TRATTAMENTO E CURA

La Fascite plantare sia per natura e anche per essere una zona altamente sollecitata, esige di una cura e un trattamento prolungato, che spesso non porta a immediati risultati positivi.

Un trattamento univoco non esiste, in quanto prima è opportuno capire la causa e le origini del problema.

Nella prima fase del trattamento, lo specialista certamente cosiglierà riposo assoluto; nello sportivo è altamento consigliato lo stop delle attività sportive, per evitare ulteriori stress della zona infiammata.

Tutte le attività che comportano il coinvolgimento continuativo del piede devono essere interrotte: Corsa, lunghe camminate eccetera..

Un errore comune è quello di soffocare i sintomi con farmaci antidolorifici e continuare quelle pratiche che comportano uno stress della zona infiammata.

L'applicazione del ghiaccio locale può tornare utile per alleviare i sintomi acuti. Tuttavia il ghiaccio va usato con cautela, due o tre volte al giorno per circa 10 minuti di applicazione.

Il Fisioterapista o il medico possono iniziare un trattamento localizzato con strumentazioni come la Tecarterapia o le Onde d' urto per facilitare il processo di guarigione.

Gli esercizi di allungamento, quindi lo stretching possono tornare molto utili per ammorbidire la fibrosità della fascia; è opportuno precisare che gli esercizi non si devono improvvisare, ma devono essere seguiti o insegnati da un professionista del settore.

Nei casi più gravi di infiammazione, il medico potrà prescrivere una terapia farmacologica per il trattamento del dolore.

Resta comunque importante e non trascurabile la componente del riposo e l'interruzione di tutte quelle pratiche che coinvolgono in maniera stressante il piede

CAUSE NELLO SPORTIVO

Le cause che scatenano la Fascite plantare sono molte, ma in questo articolo vedremo quelle più comuni che colpiscono lo sportivo.

Le cause più comuni per un soggeto sportivo possono essere dovute a:

-eccessiva attività sportiva prolungata (poco riposo tra le sessioni); 

-posture sbagliate durante l'attività che con il tempo provocano tensioni muscolari;

-Scarpe non idonee alla pratica sportiva o alla morfologia del piede;

-Microtraumi dettati da un scorretto gesto atletico o eccessiva pratica;

-Sovrappeso che genera sovraccarico plantare

-Neofita che NON inizia gradualmente le attività sportive

-Debolezza muscolare o tendinea di alcuni distretti della gamba e del piede 

Tuttavia la fascite plantare nello sportivo è associata ad una combinazione di vari fattori e quasi mai a una causa unica:

- microtraumi (esempio corsa)

- inadeguato riposo

- gesto atletico sportivo non corretto

- calzatura non idonea

- assecondamento dei sintomi iniziali

- soffocamento dei sintomi con antidolorifici

CONSIGLI

I consigli che possiamo dare sono semplici e molto importanti.

Prima di tutto, al sorgere dei primi sintomi, in partcolare modo se il soggetto è sportivo, bisogna porsi 7 domande principali:

-da quanto tempo sento il fastidio o dolore?

-il dolore è localizzato sul calcagno o su tutta la pianta?

-mi fa male se cammino al risveglio?

-c'è qualcosa che mi fa passare il dolore?

-cos'ho fatto di diverso nei giorni precedenti all'insorgenza del dolore?

-ho cambiato qualcosa nel mio allenamento?

-sto usando scarpe nuove o vecchie?

Dare una risposta a queste domande, aiutano il medico o il terapista ad attuare una terapia adeguata al problema.

Una cosa importante da non trascurare è il riposo e l'interruzione della pratica sportiva, in quanto ogni cosa in uno stato infiamatorio contribuisce a complicare il quadro clinico.

Al sorgere dei primi sintomi, dopo essersi posti le precedenti domande, sarebbe opportuno rivolgersi al medico per un primo consulto e valutare un periodo di trattarmenti manuali o elettromedicali con il proprio terapista o fisioteraista di fiducia.

E' onesto dire che spesso, in alcuni soggetti le classiche terapie non portano a un buon esisto; forse per l'ormai avanzato stato infiammatorio o perchè la causa principale del problema, ancora non è stata scoperta.

Certi pazienti testimoniano miglioramenti attraverso trattamenti alternativi come l'Agopuntura, la Magnetoterapia, M.T.C e riflessologia plantare.

Detto questo, è corretto considerare che le cause che scatenano la Fascite plantare sono molte e con diversa origine; ogni soggetto arriva con un quadro clinico diverso, e quindi di conseguenza un trattamento uguale per tutte le fasciti, forse non esiste.

PREVENZIONE

La prevenzione resta la soluzione di tutti i problemi, quindi anche della Fasciste plantare.

Se sei uno sportivo, per qualsiasi sia lo sport che pratichi e soffri di fascite o hai la sensazione di percepire l'insorgenza di un fastidio nella pianta del piede..

..bhè è arrivato il momento di fermarti un attimo e fare una riflessione!

La soluzione più intelligente per evitare l'insorgenza della fascite plantare, è quella di fare delle scelte nella pratica sportiva

L'attività fisica, specialmente qulla dolce o di fondo, se ben praticata non comporta problematiche, MA per lo sport non funziona sempre così; lo sportivo nella sua pratica ha la tendenza di incombere in stress articolari o microtraumi di vario genere; quindi essere consapevoli di questo, fortifica la prevenzione.

- se sei un neofita, iniza sempre gradualmente

- prima di qualsiasi attività sportiva fai un buon riscaldamento articolare e muscolare e alla fine fai stretching

- fatti consigliare da un esperto quali esercizi puoi fare per rinforzare le strutture muscolo schelettriche e tendinee coinvolte maggiormente nello sport che pratichi (Laureato scienze motorie; Fisioterapista, Personal trainer, Massoterapista, Massaggiatore sportivo, eccetera..)

- usa una calzatura adatta allo sport praticato e rivolgiti a negozi di scarpe attrezzati per il test d'appoggio del piede per individuare la scarpe più adatta al tuo piede

- non ti allenare tutti i giorni

- rivolgiti a un nutrizionista per ottimizzare la tua alimentazione in modo da garantire al tuo organismo tutti i nutrienti utili per l'equilibrio cellulare

- prenditi cura dei tuoi piedi e del tuo corpo attraverso trattamenti e massaggi professionali (fanno bene a rilassare anche tutta la muscolatura del corpo) 


Rallenta al primo sintomo

Fermati all'insorgere del dolore

Dai una risposta alle 7 domande

Rivolgiti a un professionsita



Grazie per la lettura del mio articolo, scritto dopo la raccolta di informazioni e riflessioni su un particolare caso reale, di un amica con Fascite plantare acuta

Davide Trevisan

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